La sala operatoria dell’ospedale di Desio inaugura una nuova era per la chirurgia oculistica introducendo il sistema digitale 3D, che offre la
possibilità di esplorare innovative strategie per la chirurgia vitreo-retinica.
Una nuova era per la chirurgia oculistica: il 3D System |
La
nuova strumentazione è stata utilizzata per la prima volta mercoledì dal dott.
Michele Coppola, Direttore dell’unità operativa complessa di Oculistica, alla
presenza del Direttore generale della ASST di Monza, Matteo Stocco.
“Il
3D System – spiega Coppola - è un sistema di acquisizione delle immagini in 3D che
viene applicato al microscopio operatorio. Nel nostro caso il microscopio è già
dotato di un sistema di visione ‘campo grande’ e l’operatore, munito di
occhiali polarizzanti, agisce osservando un monitor Full HD 4K di 55 pollici”.
I
vantaggi sono molteplici: la possibilità di adottare le regolazioni proprie dei
sistemi digitali, quali il potenziamento della luce, del contrasto, l’uso di
filtri colorati per evidenziare alterazioni vitreo-retiniche (ad esempio
alterazioni vascolari, sanguinamenti, membrane fibrovascolari) o filtri ad
azione protettiva dell’area maculare (risparmio della fototossicità). Questo
comporta anche il non utilizzo di coloranti vitali sulla retina.
La
strumentazione permette, oltre a quelli ottici, elevati ingrandimenti per via
digitale, che consentono di conseguenza una migliore visione dell’area da
operare.
Un
altro vantaggio non trascurabile è che gli assistenti, gli studenti o quanti
presenti in sala operatoria possono seguire l’azione chirurgica esattamente
come il primo operatore. Ne consegue che, grazie al nuovo sistema 3D si innalza
il livello di tutoring chirurgico. Ed è quello che è avvenuto mercoledì in sala
operatoria quando tutto lo staff, insieme al dott. Stocco ha potuto prendere
visione di ogni singolo passaggio dell’intervento eseguito su un paziente di
circa 70 anni, sottoposto ad una ricostruzione del bulbo in seguito ad un
trauma, che ha provocato la lussazione in camera vitrea del cristallino. L’intervento
è consistito quindi in una vitrectomia, asportazione del cristallino lussato in
camera vitrea e in un impianto secondario a fissazione sclerale del cristallino
artificiale.
Il
sistema, ovviamente applicabile a tutta la chirurgia oculare, con esiti
anatomo-funzionali superiori, diventa così un sistema propedeutico alla
robotizzazione: la microchirurgia oculare è la sola infatti senza sistema di
‘assistenza’ al chirurgo.
Anche
per il chirurgo stesso il nuovo sistema 3D porta notevoli vantaggi: l’operatore
non ha una posizione obbligata sugli oculari del microscopio con minor
incidenza di danno cervicale.
“La
tecnologia legata alla passione dei professionisti dell’ospedale di Desio –
dichiara il Direttore generale Matteo Stocco – fa sì che ogni giorno i nostri
pazienti ricevano le cure migliori. La ASST di Monza non solo si mette in luce
per le sue eccellenze ma per la continua ricerca di tecniche e strumentazioni
innovative per essere sempre più all’avanguardia”.
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