Compie
oggi 80 anni Giulio Rapetti in arte Mogol, il piu' celebre paroliere della
canzone italiana grazie alla formidabile stagione vissuta accanto a Battisti
quando, tra gli anni '60 e '70, i due hanno firmato una serie di capolavori
entrati nella storia del costume del nostro Paese.
Fu proprio Mogol a convincere Battisti a cantare le proprie
canzoni, vincendo le resistenze della discografia che riteneva quella voce così
insolita poco adatta. Ancora oggi il binomio Mogol-Battisti, che fondarono
insieme un'etichetta discografica, la Numero Uno, e' uno dei marchi piu'
evocativi della nostra musica popolare. Il sodalizio si e' sciolto nel 1980,
per dissidi sulla ripartizione degli introiti. Da allora Battisti e' andato
verso una musica sempre meno orientata al mercato e un'esistenza sempre più
ritirata, Mogol ha proseguito la sua attività, anche con clamorosi
successi, ma non c'è dubbio che gli anni di Lucio restino l'apice di una
carriera che, di fatto, accompagna la storia della moderna industria della
canzone italiana. Gia' prima dei vent'anni Mogol era entrato a lavorare
alla Ricordi, nel 1959 ha assunto lo pseudonimo Mogol, nel 1960 la firma della
prima canzone. L'anno dopo con "Al di la", anche questa firmata con
Donida, ha vinto Sanremo. Negli anni '60 ha firmato una serie di grandi successi,
tra cui molte cover famose. "Il Paradiso" (scritta con Battisti),
"Sono bugiarda", "Sognando la California", "Senza
luce", "Io ho in mente te", "29 settembre", "A
Chi", "Ma che colpa abbiamo noi", "È la pioggia che
va", "La spada nel cuore", "Ridera'", "Se piangi
se ridi", "Una lacrima sul viso". Tra le sue traduzioni ci sono
alcuni super classici di Dylan, "Blowin'in the Wind" (La risposta e'
caduta nel vento cantata da Luigi Tenco), "Mister Tambourine Man"
(Mister Tamburino cantata da Don Backy) e "Like a Rolling Stone"
(Come una pietra che rotola, cantata da Gianni Pettenati). Mogol era il
traduttore italiano autorizzato da Dylan: il rapporto fini' dopo un incontro a
Londra prima del quale il paroliere dovette fare una lunga anticamera. Dylan non
era d'accordo sul fatto che il suo traduttore interpretasse i testi, Mogol,
che, come ha raccontato, non aveva capito fino il fondo il significato di
alcune liriche, rivendico' il suo status di autore. Risultato: accordo
saltato. Altrettanto celebre è la versione, molto piu' che infedele, di
"Space Oddity" di David Bowie: "Ragazzo solo ragazza sola".
Pubblicata nel 1970 la canzone aveva un testo di Mogol che racconta della fine
di un amore: nessuna traccia di Major Tom e viaggi nello spazio. Era stata registrata
a Londra, il produttore Claudio Fabi aveva fatto da consulente per l'italiano a
Bowie che, si dice, fosse convinto di cantare una traduzione fedele
all'originale. Mogol è, con Mauro Pagani, l'autore del testo di
"Impressioni di Settembre", il brano più celebre della PFM e
probabilmente del Progressive Italiano. Dopo Battisti, Mogol si e' legato a
Riccardo Cocciante, con il quale ha firmato "Se stiamo insieme",
"Cervo a Primavera", Mango, tra le altre, "Oro", "Come
Monna Lisa", Gianni Bella con il quale ha firmato, l'ormai classico
"Io non so parlar d'amore" di Adriano Celentano, Gigi D'Alessio.
E' stato anche co-fondatore della Nazionale Cantanti e fondatore e
tutor del CET, il centro musicale del Toscolano, in Umbria, nato per formare
nuovi talenti della canzone. Da quest'anno e' anche Commendatore al merito
della Repubblica Italiana (fonte ANSA - Paolo Biamonte).
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