martedì 15 novembre 2016

Assolombarda presenta a Monza il piano per l'Industria 4.0

Assolombarda punta sul manifatturiero avanzato per fare della Lombardia il polo di riferimento italiano dell'Industria 4.0, ovvero di una nuova rivoluzione industriale basata sulla totale informatizzazione della produzione. È quanto hanno dichiarato i vertici di Assolombarda presentando, in Villa Reale, il piano sull'Industria 4.0. Si tratta di una sfida che presenta sia vantaggi che innegabili rischi, derivanti da possibili perdite dei posti di lavoro. Su questo ultimo punto l'intervento del vicepresidente Andrea Dell'Orto è volto a rassicurare: "In questo quadro il capitale umano risulta il fattore centrale, abilitante all’utilizzo delle nuove tecnologie." Dell'Orto si è poi soffermato sulle possibilità di collaborazione con Regione Lombardia, sia sul fronte della formazione sia per quanto riguarda gli aspetti normativi. Secondo il Presidente Gianfelice Rocca "Il Piano Industria 4.0 costituisce l’ultima chiamata per fermare la deindustrializzazione italiana e, se attiviamo le leve giuste, può tradursi in un’opportunità in termini di produttività e occupati.

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il  presidente di Assolombarda, Gianfelice Rocca 

L’ARCHITETTURA DEL PIANO
In questa direzione la proposta di Assolombarda guarda alla costituzione di un Leadership Council di livello territoriale e regionale,per l’indirizzo e l’allineamento degli interventi a favore dell’Industria 4.0, che possa fare della Lombardia un benchmark di riferimento per le altre iniziative sviluppate a livello nazionale. Il board sarà composto in prima istanza da due ordini di soggettiautorevoli rappresentanti del sistema imprenditoriale e attori pubblici (in primo luogo la Regione) e privati che già partecipano alla governance di singoli abilitatori di livello regionale (Digital Innovation Hub), nazionale (Competence Centre), europeo (Knowledge Innovation Community on Added Value Manufacturing) e globale (World Manufacturing Forum). L’obiettivo sarà quello di fare sistema ed elaborare un programma congiunto per moltiplicare l’impatto della manifattura digitale sulla competitività del sistema produttivo milanese e lombardo e favorire la diffusione di competenze 4.0.
Le caratteristiche del territorio milanese e lombardo richiedono, infatti, lo sviluppo di approccio specifico nel quale la dimensione regionale risulta la più adeguata a interpretare i programmi di politica industriale nazionale e comunitaria per trasferirli in maniera amplificata verso il tessuto economico locale.
I PRINCIPALI SOGGETTI PARTECIPANTI
Tra i principali soggetti partecipanti al Leadership Council troviamo: Assolombarda e tutto il sistema confindustriale lombardo, attraverso imprenditori che esprimano visione e volontà di guida; i key partner industriali costituiti, ad esempio, da technology provider di alto livello; la Regione Lombardia, che rappresenta il livello amministrativo in cui si concentra una grande parte della programmazione europea di maggior impatto sulle imprese. Oltre al Ministero dello Sviluppo Economico, l’attore principale nella declinazione operativa del Piano Nazionale sull’Industria 4.0; al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per quanto concerne lo sviluppo di skill 4.0; e le Università (in primo luogo il Politecnico di Milano) e i Centri di Ricerca (in primo luogo CNR e CEFRIEL) come fornitori di competenze e attivatori di trasferimento tecnologico.
ABILITATORI PREVISTI
Sono diversi, infine, gli abilitatori previsti dal Piano, a cominciare dai Competence Centre: centri di eccellenza della tecnologia e della conoscenza connessi alla trasformazione digitale dell’industria e localizzati presso i poli universitari di eccellenza con il coinvolgimento del sistema delle imprese e dei centri di ricerca. I Digital Innovation Hub, che nella visione di Assolombarda dovranno avere una dimensione regionale, rappresentano invece il ponte tra imprese e ricerca con l’obiettivo di realizzare una politica fortemente indirizzata alle piccole e medie imprese. E ancora i Co-location centre della Knowledge Innovation Community europea sull’Added Value Manufacturing, costituiti da una cordata internazionale composta da imprese, università e centri di ricerca, con il compito di capitalizzare la spinta all’innovazione del triangolo della conoscenza (formazione, ricerca, innovazione).
A questi si aggiungono, il World Manufacturing Forum, che riunisce esperti di politica mondiale, leader del settore manifatturiero e leader accademici, per discutere delle sfide economiche, sociali e tecnologiche che hanno un impatto sulla manifattura. E infine il collegamento con gli ulteriori abilitatori attivati a livello nazionale e internazionale come, per esempio, la Vanguard Initiative, alla quale ha aderito anche la Regione Lombardia, che ha il ruolo di proporre alla Commissione Europea iniziative progettuali che portino allo sviluppo di importanti infrastrutture a supporto dell’innovazione; e il Cluster Nazionale Fabbrica Intelligente, che ha l’obiettivo di sviluppare una strategia basata sulla ricerca e l’innovazione per indirizzare la trasformazione del settore manifatturiero italiano, creare una comunità manifatturiera stabile e collegare le politiche di ricerca nazionali e regionali con quelle internazionali.

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