È stata dimessa e le condizioni generali di salute sono buone per la paziente
contagiata dal virus Zika. Si tratta di una donna di 34 anni, residente in
provincia di Monza e Brianza, ricoverata qualche giorno fa nel reparto di
Malattie Infettive dell’ospedale San Gerardo di Monza di ritorno da un viaggio
in Giamaica.
Zanzara e virus Zika |
I
sintomi si erano manifestati subito: febbre, astenia, cefalea, lesioni cutanee
di tipo esantematico. Sono state proprio le lesioni cutanee a spingere la donna
a presentarsi al Pronto Soccorso, dove il sospetto di un possibile caso di
infezione da virus Zika è subito scattato.
I
prelievi per la diagnosi definitiva hanno confermato il contagio con il virus.
Al San
Gerardo, seguendo le direttive del Ministero della Salute, è stato applicato il
protocollo per la gestione dei casi di contagio da virus Zika. La donna,
fortunatamente non gravida, è stata ricoverata per tre giorni presso il reparto
di Malattie Infettive dell’ospedale San Gerardo, ed è stata dimessa in ottime
condizioni con isolamento domiciliare per almeno due settimane e l’astensione
per la prevenzione da malattie sessualmente trasmissibili per un mese.
Oggi
intanto sono partite anche le misure di disinfestazione presso l’abitazione
della donna.
E’ il
primo caso di contagio nella Provincia di Monza e Brianza e ancora una volta
l’ospedale San Gerardo si è dimostrato all’altezza della situazione grazie
all’esperienza e alla professionalità del personale. Il caso, a cui ha
collaborato anche l'Agenzia di Tutela della Salute della Brianza, è stato
seguito dal direttore del reparto Malattie Infettive, Andrea Gori, professore
dell’Università Milano Bicocca e dalla dottoressa Francesca Sabbatini.
“La
paziente – sottolinea Gori – anche al momento del ricovero è sempre stata bene
grazie ad una sintomatologia lieve, senza complicazioni. Non è stata ricoverata
per la gravità del caso clinico, ma per una prevenzione epidemiologica”.
Il
professore rassicura anche sull’evolversi della situazione: “E’ escluso
qualsiasi possibile sviluppo di altri casi. La paziente è stata ricoverata e
mantenuta in isolamento. La trasmissione può avvenire solo attraverso la
puntura della zanzara tigre infettata, oppure attraverso rapporti sessuali non
protetti. Pertanto la donna contagiata non rappresenta alcun pericolo”.
E
ancora: “Sottolineo che si tratta di una infezione caratterizzata da una
sintomatologia lieve, le cui complicanze possono solo essere quelle di
microcefalia nelle donne gravide che sviluppino l’infezione”.
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