sabato 30 luglio 2016

dal 1 ottobre la mostra sulla Monaca di Monza

Personaggio storico e letterario insieme, enigmatico quanto affascinante. Marianna De Leyva, nota ai più come la Monaca di Monza, religiosa e al contempo Signora e Contessa di Monza e amministratrice dei terreni del convento, fu protagonista di uno scandalo che sconvolse la nostra città all’inizio del XVII secolo. Manzoni le regalò nei Promessi Sposi l’immortalità letteraria, ora Monza le dedica una mostra al Serrone della Villa Reale di Monza dal 1 ottobre 2016 al 19 febbraio 2017

G. Molteni  la Signora di Monza, 1847 Olio su tela, Pavia, Musei Civici

Marianna de Leyva vive a cavallo tra il 1500 e il 1600; la sua è un’esistenza tormentata che si intreccia con la vita e la cultura della Milano del Seicento. Per volere della famiglia è costretta a farsi Monaca ed entrare nel convento di Santa Margherita a Monza. Poco più che ventenne, per scelta del padre, è nominata contessa di Monza, da cui l’appellativo “Signora”. Amministrando virtuosamente la città, guadagna il rispetto e la benevolenza dei suoi concittadini. In seguito l’incontro con Gian Paolo Osio che diventa il suo amante e la porterà alla perdizione; con lui condividerà il segreto di efferati delitti. Sottoposta a processo ecclesiastico e costretta alla prigionia inizia un percorso spirituale di redenzione scegliendo la solitudine e il pentimento nella vita conventuale, la “verace penitenza”: un’espiazione dolorosa e convinta. Il percorso espositivo presenta una selezione di importanti dipinti, incisioni, documenti, suggestivi video e originali illustrazioni create ad hoc per la mostra al fine di indagare la vita, la storia, le passioni di uno dei più importanti personaggi manzoniani, ma anche il tema della condizione femminile nella prima età moderna. Attraverso le opere pittoriche - provenienti da prestigiose sedi tra le quali la GAM di Milano, l’Accademia di Brera, i Musei Civici di Pavia, i Musei Civici di Brescia, le Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche e il Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco di Milano, i Musei Civici di Monza, l’Archivio Diocesano di Milano, la Casa Manzoni - sarà affrontato il tema dell’ingresso in convento come espediente economico adottato dalle famiglie dell’epoca per limitare la dispersione del patrimonio. I dipinti mostreranno anche la realtà del mondo conventuale, la disperazione delle monache talora ma anche le strategie pensate per vivere la loro condizione al meglio come il rapporto con la natura. Un compendio grafico, con illustrazioni realizzate da Jacopo Vecchio e Amalia Mora, farà leva sui momenti meno noti della storia di Gertrude e sul tema della malmonacazione in letteratura. Nella sala della rotonda dell’Appiani il pubblico potrà assistere, attraverso dei contributi video, alla ricostruzione del processo che condannò la Monaca ad essere “murata viva”.

Biglietti: intero 10 euro, ridotto 8 euro, scuole 5 euro

Serrone della Villa Reale di Monza
Dal 1 ottobre al 19 febbraio 2017
Lunedì chiuso
Dal martedi al venerdì: 10.00-13.00 / 14.00-18.00 Sabato, Domenica e festivi: 10.00-19.30
La biglietteria chiude un’ora prima 


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