venerdì 6 gennaio 2017

ENPA, la storia a lieto fine del cane Salmone

Arriva dall'ENPA di Monza e Brianza la storia a lieto fine del cane Salmone. La volontaria Anna ricorda ancora il freddo e il cemento del box D del vecchio fatiscente canile di Via Buonarroti dov'era stato messo. Un cane di media taglia, molto buono e bravo con tutti, battezzato con questo nome particolare dall'operatore Stefano, nome che poi gli è rimasto anche dopo l'adozione.
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il cane Salmone 
Michela e Giuliano e le figlie Valentina ed Elisa (all'epoca 6 e 8 anni) lo avevano visto a maggio del 2009 all'evento "Scodinzolando in Passerella" a Carnate (MB) dove era stato portato in rappresentanza dei cani del canile di Monza che cercavano casa. Quella manifestazione gli ha portato fortuna: si sono innamorati di quel cane dagli occhi tristi con il cartellino "Cerco casa" al collo.
Erano alla loro prima esperienza e tante erano le domande e altrettanti i timori, ma si sono rivelati bravissimi, tanto è che la famiglia pelosa si è allargata al punto di adottare non solo un'altra cagnolina, Rucola, da un canile lager nella provincia di Milano ma anche ben quattro gatti: Menta, Latte, Pepsi e Sprite (quest'ultime due sempre dal rifugio ENPA di Monza).
Con Anna e altri volontari ENPA la famiglia di Gessate (MI) è sempre rimasta in contatto perché li ha sempre considerato degli amici con cui condividere racconti, aggiornamenti e foto delle vacanze.
Non ultima questa sorpresa: Salmone, che ora ha otto anni, e la "sorellina" Rucola sono stati immortalati sul numero di dicembre della rivista mensile "Da Noi" dell'Esselunga. Proprio così: sono i protagonisti di "Amici Animali", rubrica interessante e ben curata che si occupa di animali domestici, dedicata in questo numero alle leccornie natalizie pensate per loro. Giuliano lavora nella sede Esselunga di Pioltello (MI) e i responsabili, conoscendo la sua passione per gli animali, gli hanno chiesto di portare i due cani per realizzare il servizio fotografico.
Salmone e Rucola si sono comportati da veri modelli, come se non avessero fatto altro che posare nella loro vita, e la scelta di non fotografare cani di razza per il servizio ma due meticci come tanti, per di più adottati in canile, è stata molto apprezzata da ENPA. 

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