mercoledì 14 dicembre 2016

Laser a Luce Verde: tecnologia innovativa all'ospedale di Desio

Una tecnologia innovativa, il "Green Light Laser", è stata utilizzata all'ospedale di Desio per la cura di 4 pazienti affetti da una patologia prostatica ostruttiva. 

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Green Light Laser all'ospedale di Desio 

“La particolarità di questo laser verde – sottolinea il dott. Francesco Franzoso, primario di Urologia - è che permette di intervenire su pazienti che fanno uso di farmaci che possono causare facili sanguinamenti: questa tecnologia offre anche a loro la possibilità di trattare chirurgicamente la prostata con più tranquillità senza rischiare gravi fenomeni emorragici o evitando cateterismi vescicali a permanenza per l’alto rischio chirurgico. Da anni utilizziamo la tecnologia laser per la terapia della calcolosi dell’apparato urinario. La mia aspirazione è quella di costituire un centro di riferimento per la chirurgia laser in Brianza anche per altre patologie e in particolare per la cura della prostata”.
I punti salienti che caratterizzano questa nuova tecnologia, portandola prepotentemente alla ribalta della chirurgia mini-invasiva della prostata e all’attenzione dei chirurghi, sono molteplici: la grande efficacia nel trattare prostate di volume anche superiori ai 100-120 grammi, la riduzione del tempo di cateterismo uretrale a 24 ore per il 95 % dei pazienti, la riduzione del tempo di ricovero a 24 – 48 ore al massimo, tornando quindi alle proprie attività quotidiane in brevissimo tempo. Inoltre modesti sintomi irritativi post-operatori, l’assoluta assenza di perdite ematiche, quindi nessuna trasfusione di sangue, la possibilità di operare pazienti con maggior sicurezza, anche se in trattamento farmacologico antiaggregante, o anti-coagulante a causa delle sempre più frequenti patologie associate cardio-vascolari o con rischi neurologici.
“Questa scelta di terapia chirurgica laser mini-invasiva – conclude Franzoso - può essere considerata anche per pazienti relativamente giovani destinati a trattamenti medici di lungo periodo che sarebbero condizionati per molti anni a trattamenti farmacologici, controlli periodici, esami del sangue, visite specialistiche strumentali e rischi di complicanze, oltre al deterioramento della funzione prostatica e vescicale. Un aspetto da non sottovalutare, anche in termini di sostenibilità economica per il servizio sanitario. La comunità scientifica comincia a discutere in merito all’opportunità di consigliare un approccio chirurgico laser più precoce, nei pazienti più giovani”.

“È un obiettivo ambizioso – aggiunge Matteo Stocco, DG della ASST di Monza – quello di far sì che il presidio di Desio possa diventare un centro di riferimento per la chirurgia laser di tutta la Brianza e per la regione Lombardia, ma grazie alle tecnologie sempre più innovative di cui ci stiamo dotando e soprattutto grazie alla capacità e professionalità dei nostri operatori, saremo presto in grado di offrire interventi chirurgici mini-invasivi sempre più mirati e con ottimi risultati”.

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