martedì 12 luglio 2016

Virus Zika in Brianza, paziente dimessa dal San Gerardo

È stata dimessa e le condizioni generali di salute sono buone per la paziente contagiata dal virus Zika. Si tratta di una donna di 34 anni, residente in provincia di Monza e Brianza, ricoverata qualche giorno fa nel reparto di Malattie Infettive dell’ospedale San Gerardo di Monza di ritorno da un viaggio in Giamaica.

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Zanzara e virus Zika


I sintomi si erano manifestati subito: febbre, astenia, cefalea, lesioni cutanee di tipo esantematico. Sono state proprio le lesioni cutanee a spingere la donna a presentarsi al Pronto Soccorso, dove il sospetto di un possibile caso di infezione da virus Zika è subito scattato.
I prelievi per la diagnosi definitiva hanno confermato il contagio con il virus.
Al San Gerardo, seguendo le direttive del Ministero della Salute, è stato applicato il protocollo per la gestione dei casi di contagio da virus Zika. La donna, fortunatamente non gravida, è stata ricoverata per tre giorni presso il reparto di Malattie Infettive dell’ospedale San Gerardo, ed è stata dimessa in ottime condizioni con isolamento domiciliare per almeno due settimane e l’astensione per la prevenzione da malattie sessualmente trasmissibili per un mese.
Oggi intanto sono partite anche le misure di disinfestazione presso l’abitazione della donna.
E’ il primo caso di contagio nella Provincia di Monza e Brianza e ancora una volta l’ospedale San Gerardo si è dimostrato all’altezza della situazione grazie all’esperienza e alla professionalità del personale. Il caso, a cui ha collaborato anche l'Agenzia di Tutela della Salute della Brianza, è stato seguito dal direttore del reparto Malattie Infettive, Andrea Gori, professore dell’Università Milano Bicocca e dalla dottoressa Francesca Sabbatini.
“La paziente – sottolinea Gori – anche al momento del ricovero è sempre stata bene grazie ad una sintomatologia lieve, senza complicazioni. Non è stata ricoverata per la gravità del caso clinico, ma per una prevenzione epidemiologica”.
Il professore rassicura anche sull’evolversi della situazione: “E’ escluso qualsiasi possibile sviluppo di altri casi. La paziente è stata ricoverata e mantenuta in isolamento. La trasmissione può avvenire solo attraverso la puntura della zanzara tigre infettata, oppure attraverso rapporti sessuali non protetti. Pertanto la donna contagiata non rappresenta alcun pericolo”.

E ancora: “Sottolineo che si tratta di una infezione caratterizzata da una sintomatologia lieve, le cui complicanze possono solo essere quelle di microcefalia nelle donne gravide che sviluppino l’infezione”. 

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