La
maxi emergenza è scattata mercoledì sera alle 21.30 quando al
Pronto Soccorso del Presidio di Desio è arrivata la telefonata di
AREU, l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza, per far partire la
simulazione della gestione di due eventi catastrofici.
“Due
eventi multipli, una bomba in metropolitana, una bomba a San Siro: 90
intossicati e 50 feriti” questo il contenuto del messaggio che ha
messo immediatamente in moto la macchina per la gestione
dell’emergenza.
Ospedale di Desio |
Coinvolto
subito il personale già in turno, in 30 minuti sono rientrati in
servizio primari, tutti i coordinatori infermieristici così come
tutto il personale sanitario coinvolto nei protocolli di maxi
emergenza, per attivare i servizi diagnostici (laboratorio,
radiologia, anatomia patologica) la camera mortuaria, l’ufficio
tecnico, oltre a rendere disponibili gli spazi ad accogliere i
pazienti.
Complessivamente
più di 50 professionisti sono intervenuti in ospedale pronti ad
agire e a richiamare ulteriore personale per affrontare l’emergenza.
Secondo
una scaletta dettagliata ogni azione, ogni attività, ogni
responsabilità è stata intrapresa seguendo procedure precise,
pensate per la massima operatività, distribuite a tutto il personale
coinvolto e coordinate da una “Unità di crisi” presso la
Direzione Medica di Presidio.
Alle
23 è arrivata dalla Prefettura la comunicazione del cessato allarme.
“Questa
simulazione – sottolinea Carlo Alberto Tersalvi, Direttore medico
del presidio - è servita per testare i delicati meccanismi
dell’ospedale di Desio che si sono rilevati pronti e tempestivi.
Fortunatamente era solo una simulazione, ma nel caso malaugurato di
un evento catastrofico, la struttura e il personale dell’ospedale
di Desio saranno pronti a rispondere in maniera efficiente ed
efficace”.
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