L'ENPA di Monza e Brianza rende noto che nei giorni scorsi il loro Nucleo Antimaltrattamento è intervenuto a Villasanta (MB) su segnalazione di
privati cittadini che denunciavano la probabile
presenza di un collare elettrico su un bracco di circa 3 anni.
"Il sopralluogo - si legge nel comunicato dell'ENPA - ha
permesso di verificare che quanto segnalato corrispondeva al vero: tra diversi
cani da caccia, tutti peraltro vaccinati, con documentazione in regola, in
ottimo stato di salute e di proprietà di un cacciatore italiano sessantenne, ce
n'era uno con un vistoso collare elettrico al collo. Alla richiesta di spiegazione
da parte dei volontari, il proprietario si è giustificato dicendo che è abitudine nell'addestramento venatorio
ricorrere a tale strumento per migliorare il riporto della selvaggina da parte
del cane. Il cane che lo portava, secondo lui, era fin troppo vivace e
poteva far male agli altri suoi cani. Inoltre ha asserito che il collare gli
era stato regalato ed era certo che non funzionasse. Cosa peraltro smentita dai
fatti.
I volontari hanno
sensibilizzato il cacciatore ricordando che tale modalità di addestramento è
vietata nel territorio di Villasanta e il
collare è stato ritirato raccomandando che esistono
metodi di addestramento alternativi. Il Nucleo Antimaltrattamento comunque
tornerà regolarmente a verificare la situazione, nel caso il proprietario
risultasse recidivo scatterebbe un intervento con le autorità competenti e
sarebbe comminata un'ammenda da 100 a 500 euro."
Nessun commento:
Posta un commento