di Cesare Gariboldi - Cittadini all'erta e auto-organizzati per controllare il proprio quartiere e difenderlo da ladri e malintenzionati. E' il progetto del Controllo del Vicinato, che lunedì ha ricevuto il via libera dal Consiglio Comunale di Monza, attraverso una mozione presentata dal gruppo della Lega Nord. Di questi tempi, dove i furti nelle abitazioni sono sempre più numerosi, e il senso di insicurezza dilaga, non è poca cosa poter contare su una rete di collaborazione attiva e collegata con le forze dell'ordine.
Cartello che avvisa la presenza del controllo di vicinato |
Il Controllo del Vicinato è un programma che nasce negli Stati Uniti negli anni 60 e arriva in Europa nel 1982 nella cittadina di Mollington, nei pressi di Liverpool. Da qui si diffonde in tutta la Gran Bretagna e poi nel continente europeo, dove si stima che siano ora più di 10 milioni le famiglie che vi hanno aderito. In Italia i primi gruppi si formano nel 2008 ed è stato finora implementato da circa 60 amministrazioni comunali. Ma cosa prevede precisamente e cosa bisogna fare nel caso volessimo costituirne uno nella nostra zona? Innanzitutto occorre accordarsi con i propri vicini di casa, invitando le persone a scambiarsi i propri contatti (mail, numero di telefono, whatsapp, etc). La creazione di un vicinato organizzato è la premessa delle azioni successive, fra cui l'installazione di appositi cartelli, la nomina di un coordinatore, la registrazione del gruppo sul sito dell'Associazione, la collaborazione con le Forze dell'Ordine. Potete trovare tutti i dettagli sul sito www.controllodelvicinato.it
Schema di funzionamento del controllo di vicinato |
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