È stato attivato al San Gerardo di Monza il “Gruppo di auto mutuo aiuto per donne colpite da ictus”. Si tratta di un’iniziativa che fa capo all’Unità operativa di Medicina Fisica e Riabilitazione con il sostegno dell’associazione ALICE Monza (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale). il gruppo si propone di fornire un servizio rivolto a
tutte le pazienti che si trovano ad affrontare l’ictus cerebrale e creare uno
spazio dove condividere le proprie esperienze.
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Ospedale San Gerardo di Monza |
Per partecipare al gruppo non servono doti speciali, solo il
desiderio di mettersi in relazione con altre persone che condividono una stessa
condizione con lo scopo di creare relazioni di confronto, condivisione e anche
di aiuto e sostegno reciproco. L’adesione al gruppo è libera e gratuita, nell’attento
rispetto della riservatezza dei singoli partecipanti. La partecipazione è
aperta a tutti, in qualsiasi fase di malattia, sia che siano passati anni sia
che siano passati pochi mesi, l’esperienza di ciascuno è una preziosa risorsa.
Per chi si trova all’inizio del suo percorso di malattia, può essere di
sostegno e aiuto vedere e ascoltare le esperienze di chi “ce l’ha fatta” e nel
corso degli anni ha sviluppato competenze che possono essere condivise. Per chi
è tanti anni che convive con questa sofferenza, trovare un luogo di
condivisione in cui sentirsi di aiuto e sostegno, può far sentire bene.
Nello specifico il gruppo attivato all’interno dell’ospedale San
Gerardo si rivolge alle donne colpite da ictus, per le quali la condizione di
essere affette da una patologia invalidante può avere significati peculiari,
avendo ricadute in tutti i settori della vita e provocando spesso un forte
cambiamento nel loro ruolo di donne, di mamme o di mogli. Relazionarsi e
confrontarsi permette di capire come altre donne stanno vivendo ed affrontando
le molte problematiche che accompagnano questa condizione, ma soprattutto
permette di riscoprire la proprie risorse che vengono messe in campo e
valorizzate nell’aiuto alle altre partecipanti.
“Dopo questa prima proposta – aggiunge il Direttore Generale della
ASST di Monza Matteo Stocco – l’auspicio è quello di poter ampliare l’offerta
organizzando gruppi rivolti anche ad altri pazienti e ai famigliari dei
pazienti stessi, coinvolti in prima persona nel grande cambiamento a livello
famigliare che accompagna l’ictus e la malattia in generale”.
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