venerdì 27 gennaio 2017

Cadaver Lab, al San Gerardo specialisti da tutta Italia

Specialisti da tutta Italia all'ospedale San Gerardo di Monza per il "Cadaver Lab", il primo corso a livello nazionale di dissezione anatomica che mette in risalto le criticità delle vie chirurgiche ortopediche. 


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Ospedale San Gerardo di Monza 

Per tre giorni consecutivi l’ospedale San Gerardo ha ospitato un corso dedicato alle criticità chirurgiche nelle vie di accesso della chirurgia ortopedico-traumatologica con numerosi specialisti di riferimento. 
L'obiettivo del corso è stata la creazione di un percorso formativo tale da permettere la standardizzazione delle vie di accesso ai diversi distretti anatomici oltre allo studio e all’identificazione delle strutture vascolo-nervose più a rischio. 
Organizzatori del percorso il prof. Giovanni Zatti, Direttore della Clinica Ortopedica dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e il dott. Massimo del Bene, Direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia plastica e della mano, coadiuvati dai dottori Stefano Guerrasio e Antonio Peri di Caprio. 
“L’impostazione generale del metodo di lavoro – spiegano i direttori del corso – ha voluto stimolare l’interazione e il coinvolgimento dei colleghi che parteciperanno alle lezioni, attraverso il confronto e lo scambio di esperienze. Si riconosce pari dignità sia al lavoro teorico di concettualizzazione che a quello pratico di sperimentazione e di dissezione anatomica su cadavere”.
Oggetto di studio su preparati anatomici: gli arti superiori, spalle, braccia, gomiti, avambracci, polsi, mani e quelli inferiori, cosce, ginocchia, gambe, caviglie, piedi su cui si sono svolte le esercitazioni pratiche con l’esecuzione di vie d’accesso diverse e la ricerca di strutture critiche.

“La formazione continua – ha dichiarato il Direttore Generale della ASST di Monza Matteo Stocco – è una parte importante e rientra tra le attività fondamentali in quanto permette ai nostri professionisti di essere sempre aggiornati ad affrontare le innovazioni nelle loro discipline di appartenenza, in questo caso quelle neuro-vascolari." 

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